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Cefalee: quali sono gli esami diagnostici?

cefalee-quali sono gli esami consigliati

 

La cefalea, più comunemente chiamata mal di testa, è un disturbo comune, spesso episodico, che interessa un numero molto alto di pazienti, in particolar modo adulti e di sesso femminile (per quanto sia comunque diffuso anche tra i bambini, i giovani e le persone anziane).

Quando gli episodi di cefalea aumentano di numero, arrivando a presentarsi con una certa frequenza, possono avere un effetto negativo sulla qualità della vita di chi ne è soggetto, impedendo lo svolgimento di attività abituali e andando a influenzare profondamente la quotidianità.

Il mal di testa è un disturbo che può di volta in volta considerarsi come patologia o come sintomo di un’altra malattia, per questo non è sempre immediato capirne le cause e, quando aumenta in frequenza o intensità, è opportuno sottoporsi a quegli esami diagnostici che consentono allo specialista di identificare la sorgente del disturbo.

Approfondiamo l’argomento con il Dottor Cuomo, specialista in Neurologia e la Dott.ssa Alessia Bernardo Ciddio, specialista in Diagnostica per Immagini e Neuroradiologa, del reparto di Diagnostica per immagini della Clinica Guarnieri.

Cefalee primarie e secondarie: cosa sapere

“Le cefalee si dividono in due grandi categorie: primarie, ovvero forme che non hanno una causa organica, e che comprendono la cefalea tensiva e l’emicrania e secondarie, ovvero tutte quelle forme per cui si ha mal di testa per cause organiche, come masse tumorali, aneurismi, ascessi, meningiti, encefaliti, glaucomi, otiti, sinusiti, traumi cranici o cervicali”, spiega il Dottor Cuomo.

Le tipologie di cefalee primarie più diffuse sono le cefalee tensive e l’emicrania. “La cefalea tensiva è caratterizzata generalmente da un dolore sordo e gravativo che può durare diverse ore o anche giorni” , spiega il dottor Cuomo. Tale dolore non è ben localizzato, ma interessa abitualmente tutta la testa e può essere accompagnato da nausea.

“L’emicrania, invece, come dice il nome stesso, interessa per lo più la metà del cranio e provoca un dolore pulsante, di intensità variabile e che può arrivare a durare più giorni.”

La visita specialistica: il primo step della diagnosi

“ll primo passo nella diagnosi di una cefalea è la visita specialistica. Il medico, tramite un esame obiettivo del paziente, valuterà il tipo di patologia che ha di fronte: la cefalea, infatti, può essere primaria o secondaria.

Quando parliamo di cefalea primaria, intendiamo una patologia a sé stante, mentre con cefalea secondaria si indica un mal di testa che non è malattia ma sintomo di un altro disturbo. In questo caso, dunque, lo specialista, invece di indicare una terapia, potrebbe richiedere al paziente di sottoporsi a ulteriori esami diagnostici per identificare con certezza la natura del problema. “, spiega il Dottor Cuomo.

Gli esami più comuni, oltre agli esami di laboratorio, sono: radiografia del cranio, TAC cranica, Risonanza Magnetica encefalica e l’Eco Color Doppler dei tronchi sovraortici.

Radiografia del cranio

“La radiografia è un esame che consente di visualizzare le componenti dure della scatola cranica. Si tratta di un esame non invasivo e non pericoloso, che viene effettuato in caso di sospetti danni all’osso o per individuare una sinusite. Può essere anche utile nella diagnosi di determinati tumori.

Il paziente durante lo svolgimento dell’esame deve stare in posizione eretta, con la testa appoggiata a una lastra su cui si impressionano i raggi X.”, spiega la Dott.ssa  Alessia Bernardo Ciddio.

TAC al cranio

La Tomografia Assiale Computerizzata (più comunemente conosciuta come TAC) è un esame radiologico che impiega radiazioni ionizzanti e riproduce delle scansioni del cervello creando una “mappa” per immagini delle strutture cerebrali. Si effettua al posto della Risonanza Magnetica se il soggetto non può effettuare la Risonanza (in caso di presenza di clip ferromagnetiche sui vasi, di pacemaker cardiaco o se soffre di claustrofobia).

La TAC prevede l’utilizzo di una struttura di forma tubolare, aperta, al cui interno è posizionato un lettino che si muove avanti e indietro. Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino e dovrà restare immobile per tutta la durata dell’esame, che è molto breve e generalmente non supera i cinque minuti”, continua la Dott.ssa .Bernardo Ciddio.

Risonanza Magnetica Nucleare (RMN)

“La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) è un test che applica al corpo da esaminare un campo magnetico di elevata intensità e onde di radiofrequenza. Non impiega radiazioni ionizzanti e riproduce delle immagini della scatola cranica a tre dimensioni. In alcuni casi può essere richiesta la somministrazione per via endovenosa di un mezzo di contrasto.

È un esame che si prescrive per diagnosticare cefalee con elementi atipici, deficit neurologici a insorgenza improvvisa, demenze, tumori primitivi o metastasi, patologie demielinizzanti (per esempio la sclerosi multipla) o patologie infettive (per esempio encefalite o meningite).

La Risonanza Magnetica si effettua tramite un macchinario tubolare, in cui viene introdotto un lettino su cui è stato fatto sdraiare il paziente.

“Per gli esami effettuati con mezzo di contrasto, verrà svolta una parte dell’esame prima senza mezzo di contrasto della durata di 20-25 minuti e poi verranno ottenute delle sequenze acquisite dopo che è stato anche  somministrato il mezzo di contrasto( di solito ne viene somministrato una piccola quantità, 0,5 mmol/ml di peso corporeo), una sostanza a base di gadopentato,un minerale affine al nichel.

Anche in questo caso è richiesta da parte del paziente immobilità assoluta, in modo da consentire una migliore qualità delle immagini e uno svolgimento più veloce dell’esame stesso.”, spiega la Dott.ssa A.Bernardo Ciddio

“In merito allo studio dell’encefalo con lo specifico quesito di cefalea, il macchinario a nostra disposizione, una risonanza magnetica della General Eletric con un magnete ad 1,5 Tesla, spiega la dott.ssa, dispone di sequenze avanzate per lo studio dei vasi del cervello come le sequenze Angiografiche  che consentono lo studio dei vasi  arteriosi  e venosi del cervello senza bisogno della somministrazione di mdc ev paramagnetico.

Per lo studio dei principali vasi arteriosi del cervello abbiamo a disposizione le sequenze TOF  che consentono lo studio dei principali vasi arteriosi e le sequenze con tecnica PC per lo studio dei vasi venosi.

Le sequenze in oggetto consentono di visualizzare eventuali aneurismi(dilatazioni focali di un vaso del cervello), malformazioni vascolari a basso flusso come i cavernomi o ad alto flusso (ad esempio MAV).

Inoltre presso il nostro centro, disponiamo di sequenze molto avanzate e dedicate agli studi vascolari  anche con mezzo di contrasto, come le sequenze arteriose con tecnica Ce-MRA per lo studio dei vasi arteriosi anche extracranici, le arterie carotidi e vertebrali,  e sequenze angiografiche con tecnica dinamica Tricks.

Quest’ultime consentono la visualizzazione in una serie di momenti diversi i vari vasi  del cervello che si opacizzano dopo la somministrazione del contrasto ed è un esame molto utile ed importante anche nei pazienti affetti da cefalea consentendo di effettuare diagnosi molto specifiche di aneurismi, fistole o malformazioni artero-venose, fornendo ai chirurghi ed ai radiologi interventisti informazioni più dettagliate possibili”.

Eco Color Doppler dei tronchi sovraortici

“L’Eco Color Doppler dei vasi del collo è un’ecografia con valori visivi e acustici, non invasiva, che valuta lo stato della circolazione arteriosa di arterie carotidi e arterie vertebrali diretta verso il cervello. È un esame semplice e senza controindicazioni che viene effettuato in caso di sospette malattie cerebrovascolari (per esempio determinate cefalee),” conclude la Dott.ssa  A.Bernardo Ciddio.