RISONANZA MAGNETICA ALL’ENCEFALO: IN COSA CONSISTE L’ESAME?
La risonanza magnetica encefalo è lo studio del cervello e del tronco encefalico, ovvero del prolungamento del midollo spinale all’interno della scatola cranica, tramite metodica di risonanza magnetica.
Procedura sicura e del tutto innocua, la risonanza magnetica all’encefalo è indicata per l’individuazione e l’approfondimento di condizioni come: l’ictus e le sue conseguenze, la sclerosi multipla, i tumori al cervello, l’aneurisma cerebrale, l’idrocefalo, le cisti cerebrali, le encefaliti, le emorragie cerebrali, gli ematomi cerebrali, l’edema cerebrale ecc.
Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Bernardo Ciddio, neuroradiologo del Reparto di Diagnostica della Clinica Guarnieri.
Risonanza magnetica all’encefalo: cosa sapere
“La risonanza magnetica all’encefalo è la risonanza magnetica nucleare che permette di visualizzare, attraverso immagini tridimensionali estremamente dettagliate, le varie componenti encefaliche, ossia: cervello, tronco encefalico e cervelletto”, spiega il medico.
“Si tratta di uno strumento diagnostico utile all’identificazione e all’approfondimento di svariate condizioni patologiche, tra cui: l’aneurisma cerebrale; la sclerosi multipla; gli episodi di ictus e le loro conseguenze; i tumori al cervello (es: glioblastoma, astrocitoma, neurinoma acustico ecc.) e i tumori al cervelletto (es: medulloblastoma); infiammazioni del cervello di origine infettiva (encefaliti); cisti cerebrali; edema cerebrale; malattie endocrine che hanno per protagoniste le ghiandole craniche ipofisi o ipotalamo, le emorragie cerebrali, gli ematomi cerebrali e le problematiche cerebrovascolari in generale.
La risonanza magnetica all’encefalo, inoltre, trova impiego in occasione di quelle indagini diagnostiche, che vogliono chiarire in maniera definitiva l’esatta natura di sintomi sospetti, quali: vertigini, mal di testa cronico, problemi di vista, crisi epilettiche, cambiamenti improvvisi del comportamento e sbalzi d’umore.”
Sono previste norme di preparazione per la risonanza magnetica all’encefalo?
“Non sono previste particolari preparazioni per sottoporsi all’esame; tuttavia, il giorno dell’esame, il paziente deve: ricordarsi di portare con sé i precedenti esami radiologici (Radiografie, Tac, Risonanze, Ecografie, Visite, ecc.), anche se eseguiti in altra sede.
Nel caso di somministrazione con mezzo di contrasto, le norme di preparazione con mezzo di contrasto includono:
- Presentarsi a digiuno assoluto da almeno 4 ore rispetto all’orario dell’esame;
- Essere munito dell’esito degli esami ematochimici (Creatinina)
Non è necessario sospendere l’assunzione di farmaci in uso (per esempio antipertensivi), ed è possibile assumerli con un po’ d’acqua”.
Possono essere predisposti trattamenti preventivi per evitare reazioni nei soggetti allergici che devono sottoporsi al test con mezzo di contrasto paramagnetico.
Per chi è sconsigliata la risonanza magnetica dell’encefalo?
I pazienti a cui si sconsiglia la risonanza magnetica sono i portatori di pacemaker o di altri dispositivi ad attivazione magnetica, e qualsiasi altro dispositivo ferromagnetico impiantato prima del 1993. In caso di dubbio, è importante informare preventivamente il personale, che si occuperà di svolgere i relativi accertamenti.