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Articolo del 16/02/2023

La risonanza magnetica encefalo è un esame di imaging del cervello. E’ una metodica sicura e innocua, è indicata in condizioni patologiche come le malattie cerebrovascolari (ictus ischemico ed emorragico), la sclerosi multipla, i tumori cerebrali, le encefaliti ecc.

Affrontiamo l’argomento con la Dott.ssa Bernardo Ciddio, neuroradiologo del Reparto di Diagnostica per immagini della Clinica Guarnieri.

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Risonanza magnetica all’encefalo: argomenti chiave

La RM dell’encefalo è uno strumento utile per poter identificare in maniera dettagliata una serie di condizioni patologiche che la semplice TC encefalo non è in grado di visualizzare. E’ utile per diagnosticare condizioni demielinizzanti del sistema nervoso centrale come la sclerosi multipla, i tumori al cervello (glioblastomi, astrocitomi, neurinomi dell’acustico, medulloblastoma), infiammazioni di natura infettiva (meningiti ed encefaliti), alterazioni della pressione liquorale (idrocefalo) ecc. Inoltre, grazie ad alcune sequenze particolari come le TOF, oppure l’utilizzo di mezzo di contrasto (gadolinio) è possibile studiare anche alterazioni vascolari come la trombosi cerebrale, gli aneurismi ecc.

La RM dell’encefalo si usa per comprendere l’eziologia di alcuni sintomi sospetti come ad esempio:

  • debolezza improvvisa ad un braccio o una gamba
  • disturbi della vista
  • vertigini oggettive
  • mal di testa
  • crisi epilettiche
  • cambiamenti improvvisi del comportamento

Sono previste norme di preparazione per la risonanza magnetica all’encefalo?

Non c’è bisogno di una preparazione particolare per l’esame, ma, qualora il paziente abbia già effettuato altri indagini all’encefalo, conviene portarle in visione al radiologo così da permettere un confronto.

Poi, se è richiesto l’utilizzo di mezzo di contrasto allora vi sono alcuni accorgimenti di cui tenere presente: digiuno da almeno 4 ore rispetto all’orario dell’esame e portare in visione il referto del dosaggio ematico della creatinina. E’ possibile invece assumere i farmaci domiciliari con un po’ di acqua. Infine, nei pazienti con allergie note, posso essere necessari dei trattamenti preventivi.

La possono fare tutti la RM encefalo?

Non tutti i pazienti possono effettuare la RM. Infatti, coloro che hanno un dispositivo impiantato (es. pacemaker), oppure placche metalliche nel corpo (viti e chiodi di fissaggio) devono prima verificare se sono compatibili con l’esecuzione della RM. Generalmente dispositivi e oggetti impiantati più di recente sono spesso compatibili

con la RM, ma sarebbe sempre meglio verificare con il personale, il quale indagherà con le verifiche necessarie.

Quali sono le differenze con la TAC?

Rispetto alla TC,la risonanza magnetica non si avvale dell’utilizzo di radiazioni ionizzanti, né di numerosi mezzi di contrasto iodati, gravati da diverse controindicazioni. Ha una sensibilità diagnostica superiore, tanto da aver quasi soppiantato la TC in ambito neurologico, soprattutto nella valutazione dei tessuti molli. La RM, infatti, permette di distinguere meglio la sostanza bianca dalla grigia e quindi di localizzare le lesioni con maggiore precisione. Inoltre, è la metodica di elezione nello studio di neoplasie primitive o metastatiche, delle emorragie in fase acuta e della patologia cerebrovascolare acuta.

 

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