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TAC PER DIAGNOSI ONCOLOGICHE: COSA SAPERE

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La TAC (tomografia computerizzata) è tra le metodiche di diagnostica per immagini più diffuse nell’approccio alla patologia neoplastica. Grazie ai raggi x consente di ottenere sezioni assiali (tomografia) del corpo del paziente che vengono poi elaborate da un software di ricostruzione e rappresentate nelle altre dimensioni (sagittale e coronale). 

La generazione più recente di apparecchiature TAC (TAC spirale) consente di acquisire immagini di grande dettaglio attraverso un movimento sincronizzato di rotazione del tubo e scivolamento del lettino su cui è sdraiato il paziente: il risultato è un esame ad alta risoluzione, con una riduzione della durata di scansione.

In Guarnieri si dispone di un macchinario multistrato che consente di mantenere uno standard di immagine elevatissimo, con tempi di acquisizione molto brevi.

Approfondiamo l’argomento con il Dott. Goffredo Serra, medico radiologo del Reparto di Diagnostica per Immagini della Clinica Guarnieri.

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A cosa serve la TAC per diagnosi oncologiche?

La TAC è fondamentale per la diagnosi e la stadiazione di neoplasie solide (cioè tumori che non influenzano il sangue o il sistema linfatico), consentendo di valutare la presenza di noduli patologici nel cervello, nel torace, nell’addome e nelle ossa.

È necessaria una preparazione prima della TAC per diagnosi oncologiche?

Normalmente non è necessario interrompere il trattamento farmacologico in corso (a volte può essere necessario, in tal caso le informazioni sul farmaco da sospendere e l’orario di sospensione verranno fornite prima dell’esame).

Come funziona la TAC per diagnosi oncologiche?

È un esame generalmente molto rapido, la cui durata effettiva raramente supera i 15-20 minuti. Il paziente si accomoda su un lettino che scorre all’interno di un anello. Il braccio che eroga il fascio di raggi X ruota attorno al paziente ed il rivelatore, contrapposto, registra le radiazioni ricevute che sono passate attraverso il corpo e le invia ad un computer che le trasforma in segnale elettrico, riproducendo così le immagini di una sezione anatomica.

L’esame viene eseguito sia in condizione di base che dopo somministrazione di mezzo di contrasto iodato; per questo motivo è necessario il digiuno di almeno 6 ore e vengono richiesti degli esami del sangue (Creatinina e GFR) per valutare che la funzionalità renale sia buona.

La TAC per diagnosi oncologiche è dolorosa o pericolosa?

La TAC non è né dolorosa né pericolosa. Tuttavia, l’uso del mezzo di contrasto iodato può causare allergie, sebbene il rischio sia basso.

Quanto dura la TAC per diagnosi oncologiche?

Di solito è un esame molto veloce e la sua durata effettiva raramente supera i 15-20 minuti.