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RISONANZA MAGNETICA MAMMARIA: IN COSA CONSISTE L’ESAME?

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La Risonanza Magnetica Mammaria (RMM) è un esame diagnostico di II livello, complementare alla mammografia ed all’ecografia, che permette di identificare con elevata sensibilità alterazioni a volte non rilevabili con le metodiche tradizionali.

“Indicato solo in casi selezionati, la Risonanza Magnetica Mammaria, grazie all’elevata qualità dell’immagine, rappresenta un’arma preziosa contro il tumore al seno e per la diagnosi precoce in donne con requisiti ben precisi e/o particolarmente a rischio”, come ci spiega il Dott. Simonelli, Responsabile Tecnico della Diagnostica per Immagini della Clinica Guarnieri.

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A cosa serve la Risonanza Magnetica Mammaria?

L’esame di RMM offre potenzialità diagnostiche accurate.

Non si può prescindere infatti dalla RMM nello studio delle giovani donne predisposte geneticamente al tumore mammario, nel sospetto di malattia multifocale e/o multicentrica o quando esista una discordanza fra le metodiche d’imaging tradizionale e la valutazione clinica.

Attraverso la studio di risonanza con mezzo di contrasto è possibile in alcuni casi caratterizzare lesioni della mammella in relazione al tipo di vascolarizzazione, potendo distinguere fra noduli benigni e noduli maligni, al fine di raggiungere una diagnosi precoce.

Inoltre la RMM trova impiego nella studio delle protesi mammarie.

Che tipo di esame è?

La Risonanza Magnetica è una metodica d’imaging che utilizza i campi magnetici, priva di esposizione per il Paziente a radiazioni ionizzanti, per fornire immagini altamente diagnostiche. Nel caso della Risonanza Magnetica Mammaria, sul lettino vengono previste apposite cavità a forma di coppa dove vengono posizionate le mammelle.

La Risonanza Magnetica Mammaria con o senza mezzo di contrasto

La Risonanza Magnetica della mammella è una metodica di II° livello che viene utilizzata secondo precise indicazioni definite dalla letteratura medico-scientifica internazionale. In alcuni casi l’esame viene eseguito con l’utilizzo del mezzo di contrasto, in altri senza. Vediamo nello specifico.

Risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto

La risonanza magnetica con mezzo di contrasto viene eseguita nei seguenti casi:

  • per il monitoraggio di donne con un rischio familiare elevato di sviluppare tumore al seno, unito alla presenza di mutazioni specifiche dei geni BRCA1 e BRCA2;
  • per approfondire dubbi evidenziati all’esame mammografico e/o ecografico;
  • prima dell’intervento chirurgico per la stadiazione loco-regionale del tumore e per valutare l’eventuale esistenza di ulteriori focolai di neoplasia non visibili agli esami convenzionali (mammografia ed ecografia);
  • nelle Pazienti già operate per carcinoma mammario, nelle quali ci siano dubbi fra recidiva di malattia e cicatrice chirurgica.

Risonanza magnetica mammaria senza mezzo di contrasto

Senza mezzo di contrasto, invece, la Risonanza Magnetica della mammella viene utilizzata per la valutazione di:

  • integrità delle protesi mammarie estetiche o ricostruttive, dopo interventi oncologici;
  • eventuali complicanze.

Come si esegue la Risonanza Magnetica Mammaria – RMM?

La Paziente viene posizionata in decubito prono. L’esame si avvale dell’utilizzo di una particolare bobina dedicata che abbraccia entrambe le mammelle per avere una migliore qualità d’immagine.

Infatti, l’utilizzo di un campo di vista dedicato permette un’ottima valutazione morfologica delle lesioni fornendoci una panoramica completa del seno.

Come prepararsi all’esame

Nel caso di esame effettuato con mezzo di contrasto bisogna essere a digiuno da 6 ore e presentarsi con l’esame della creatinina che avviene mediante prelievo del sangue.

Non essendo utilizzati composti radioattivi, la donna può svolgere qualsiasi attività prima e dopo l’esame e può stare a contatto con bambini e persone fragili.

Quali sono le controindicazioni?

Le controindicazioni sono quelle tipiche di ogni esame di risonanza magnetica. In particolare va valutata la presenza di pacemaker, protesi metalliche e la possibilità che la Paziente soffra di claustrofobia.

Durata della risonanza magnetica mammaria

La durata dell’esame è di circa 20 minuti.