Articolo del 30/01/2023

Alla Clinica Guarnieri viene eseguito l’intervento di protesi d’anca bilaterale simultanea, che rappresenta un’innovativa tecnica mininvasiva. Questa procedura consente di sostituire contemporaneamente entrambe le anche nei pazienti affetti da coxartrosi, offrendo notevoli vantaggi.
Il dott. Marco Villa, ortopedico della Clinica Guarnieri e esperto nella chirurgia protesica dell’anca, ci spiega meglio cos’è e come si svolge l’intervento di protesi d’anca bilaterale simultanea.

Che cos’è l’artrosi del’anca?

L’artrosi dell’anca è una condizione degenerativa dell’articolazione dell’anca che si sviluppa a causa di un progressivo danneggiamento della cartilagine articolare. Essa è caratterizzata da dolore, talvolta molto intenso, che coinvolge l’inguine e, in alcuni casi, si può estendere al gluteo, alla coscia e al ginocchio.

Ci sono due tipi principali di artrosi dell’anca:

  1. Artrosi primitiva: Questa forma è favorita principalmente da fattori legati all’invecchiamento e alla predisposizione genetica.
  2. Artrosi secondaria: Questa tipologia è causata da vari fattori, tra cui patologie genetiche, metaboliche, traumi e infiammazioni articolari.

L’artrosi dell’anca colpisce principalmente la popolazione anziana, ma può verificarsi anche in persone più giovani a causa di specifiche condizioni come microtraumi legati a certi sport, esiti di fratture e altri fattori. In questi casi, può essere necessario ricorrere alla protesi dell’anca anche in soggetti di età compresa tra i 30 e i 50 anni.

Per trattare l’artrosi dell’anca, esistono diverse opzioni a seconda dello stadio della malattia:

Stadio Precoce:

  • Fisioterapia.
  • Programmi per la perdita di peso nei pazienti obesi.
  • Utilizzo di analgesici e farmaci antinfiammatori.
  • Condrosprotettori (farmaci che aiutano a proteggere la cartilagine).
  • Iniezioni di acido ialuronico o corticosteroidi nell’articolazione.
  • Iniezioni di PRP (plasma ricco di piastrine), una terapia che utilizza il sangue del paziente per promuovere la guarigione.

Stadio Avanzato:

  • Artroscopia dell’anca, che può essere utile per affrontare problemi specifici come conflitti femoro-acetabolari, mediante l’uso di una telecamera per effettuare lavaggi articolari o rimuovere frammenti di cartilagine danneggiata.
  • Impianto di una protesi d’anca, che sostituisce l’articolazione danneggiata con una protesi artificiale.

La scelta del trattamento dipende dalla gravità dell’artrosi e dalla risposta individuale del paziente alle terapie non invasive. In ogni caso, la chirurgia protesica dell’anca rappresenta un’opzione efficace per migliorare la qualità della vita nei pazienti con artrosi avanzata.

L’intervento di protesi bilaterale dell’anca

L’incremento degli interventi di protesi totale di anca nel corso del tempo è una tendenza destinata a crescere. Questo perché tali interventi rientrano tra le procedure ortopediche che portano maggiore soddisfazione sia ai pazienti che ai chirurghi. Fino a qualche tempo fa, i pazienti affetti da grave artrosi invalidante ad entrambe le anche dovevano affrontare due interventi separati, ciascuno con il proprio ricovero, anestesia e processo riabilitativo. Questo significava subire un nuovo intervento a pochi mesi di distanza dal primo.

Con il miglioramento delle tecniche chirurgiche e l’uso di protesi che preservano maggiormente il tessuto osseo, è possibile consigliare a certi pazienti una doppia sostituzione dell’anca. In questa procedura, il chirurgo impianta le protesi su entrambe le anche contemporaneamente, riducendo il bisogno di una seconda anestesia e un secondo periodo di riabilitazione.

Sebbene meno comune rispetto alla sostituzione dell’anca su un solo lato (unilaterale), la sostituzione simultanea di entrambe le anche (bilaterale) può offrire notevoli vantaggi a determinati pazienti. In questo articolo, esamineremo in quali situazioni la sostituzione di entrambe le anche può essere preferibile e cosa aspettarsi da una procedura bilaterale.

La sostituzione dell’anca comporta la sostituzione della testa del femore e dell’acetabolo con componenti artificiali. In una procedura bilaterale, entrambe le articolazioni dell’anca vengono sostituite contemporaneamente.

Tuttavia, è importante sottolineare che la procedura bilaterale non è raccomandata per i pazienti più anziani o per coloro che presentano altre condizioni di salute preesistenti. Questo tipo di intervento è indicato per i pazienti che soffrono di problemi significativi in entrambe le anche contemporaneamente, ma che sono relativamente giovani (non oltre i 65 anni) e non hanno altre patologie concomitanti (come il diabete, malattie cardiache ischemiche, malattie polmonari croniche, disturbi della coagulazione, esiti di ictus, ecc.).

Riabilitazione 

La riabilitazione dopo un intervento di protesi d’anca bilaterale simultanea segue un programma simile a quello utilizzato per l’intervento monolaterale mininvasivo, ma con tempi leggermente più prolungati nell’uso dei bastoni. In questo caso, i bastoni vengono generalmente utilizzati per un periodo di 4 o 5 giorni in più rispetto all’intervento monolaterale mininvasivo.

Tuttavia, è importante sottolineare che i pazienti che scelgono di sottoporsi a un intervento di protesi bilaterale simultanea sono spesso motivati e desiderosi di recuperare rapidamente per tornare alle loro attività quotidiane e professionali il prima possibile. Questa alta motivazione può contribuire significativamente a ridurre i tempi di recupero, rendendoli simili a quelli di un intervento di protesi monolaterale.

Le tecniche per il controllo del dolore rivestono un ruolo fondamentale nella gestione post-operatoria. Il movimento precoce e l’uso di farmaci per prevenire la formazione di coaguli sanguigni sono importanti per la sicurezza del paziente, poiché i coaguli rappresentano uno dei rischi principali associati alla sostituzione dell’anca.

La terapia fisica svolge un ruolo chiave nel raggiungimento dei migliori risultati nel recupero. Un fisioterapista esperto guiderà il paziente attraverso esercizi mirati e stretching per migliorare la mobilità delle articolazioni. Il tempo necessario per il recupero e i risultati ottenuti possono variare in base a diversi fattori, tra cui l’età del paziente e il suo stato di salute generale.

Quando eseguito in modo adeguato e con la corretta indicazione, l’intervento di protesi bilaterale simultanea dell’anca può produrre risultati molto positivi, con un alto tasso di soddisfazione da parte del paziente.

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