Articolo del 04/03/2023

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Obesità, istituita nel 2015 dalla World Diabetes Federation, con l’obiettivo ambizioso di combattere la crescente epidemia di obesità che coinvolge organizzazioni, associazioni e individui in tutto il mondo.

Attualmente, un miliardo di persone, cioè una su sette, sono affette da questa condizione, ma entro il 2035 si prevede che saranno 2 miliardi, ovvero una su quattro della popolazione mondiale.

Questi dati sono significativi e destano preoccupazione, poiché l’obesità è spesso associata a gravi patologie come malattie cardiovascolari, autoimmuni, cancro e diabete.

Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Paola D’Aiuto, medico della Clinica Guarnieri.

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Obesità: conosciamola meglio

L’obesità è una condizione clinica caratterizzata da un eccesso di tessuto adiposo (costituisce circa il 75% della massa corporea) causata da una maggiore introito calorico rispetto ad un minor dispendio energetico. Il criterio maggiormente utilizzato per definire l’obesità è l’indice di massa corporea che si ottiene dal rapporto tra il peso e l’altezza al quadrato. Il trattamento consigliato per il sovrappeso e l’obesità si basa sulla restrizione calorica, il controllo dell’alimentazione, l’incremento dell’attività fisica, la terapia comportamentale e la terapia farmacologica. La terapia ipocalorica mira soprattutto a correggere le abitudini alimentari errate.

Il trattamento dietetico

La dieta deve essere personalizzata, cioè adattata alle esigenze del paziente, in modo da bilanciare introiti e dispendi. Le caratteristiche principali sono:

  • Comprendere e rispettare l’equilibrio di tutti i nutrienti (carboidrati, lipidi, proteine)
  • Essere frazionata in tre pasti principali e due spuntini (colazione, pranzo e cena) e due spuntini
  • Privilegiare la frutta e verdura
  • Prevedere tutti gli alimenti e fare attenzione a quelli ricchi di grassi
  • Avvalersi soprattutto di una cottura degli alimenti al vapore, al forno, ai ferri
  • Consumare olio extra vergine d’oliva
  • Prediligere alimenti integrali come pane e fette biscottate

Non ci saranno alimenti proibiti, ma scelte compensatorie che permettano al paziente di vivere con gli altri senza sentirsi diverso. Le diete ipocaloriche presentano il vantaggio di un minor rischio di alterazione della massa magra, di riduzione del dispendio energetico a riposo, fattori che sono importanti nel mantenimento del calo ponderale a lungo termine.

Al contrario, quelle fortemente non bilanciate, prevedono la completa esposizione dei carboidrati, la parziale riduzione dei lipidi, in genere incriminati per l’eccesso ponderale. In questi casi l’organismo utilizza le proteine muscolari come fonte di energia, non avendo a disposizione carboidrati e lipidi, causando una diminuzione della massa magra.

L’importanza dell’attività fisica

Nel trattamento dell’obesità l’esercizio fisico è una componente importante, esso richiede un impegno e una compliance da parte del paziente. L’esercizio muscolare non solo aumenta la spesa energetica, ma ha anche dei vantaggi metabolici, tra cui una buona risposti dei recettori all’insulina e una minore perdita di massa magra in corso di dimagrimento. Se l’attività fisica è completamente assente inevitabilmente la restrizione calorica della dieta sarà maggiore.

Ad esempio, il costo di tre ore in poltrona davanti al televisore non supera le 300 calorie; le stesse tre ore spese in attività come bicicletta, passeggiate a piedi raddoppiano la spesa metabolica.

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