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Articolo del 21/07/2023

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla localizzata nella parte anteriore del collo. Questa ghiandola fa parte del sistema endocrino, il quale regola molte funzioni cruciali nel corpo umano attraverso la produzione e il rilascio di ormoni.

Gli ormoni T3 e T4 svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo neurologico e muscolo-scheletrico durante la fase fetale, e sono altrettanto importanti in tutte le fasi successive della crescita durante l’infanzia e l’adolescenza. Tuttavia, la tiroide non ha importanza solamente per la crescita. Il suo funzionamento influenza il sistema nervoso centrale, il metabolismo basale, la temperatura corporea e il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare.

Le patologie che possono colpire la tiroide possono essere suddivise in due categorie principali:

Cambiamenti nella forma della tiroide, come la presenza di noduli o variazioni delle dimensioni.

Malfunzionamento della tiroide, che si verifica quando la produzione di ormoni tiroidei è alterata.

Approfondiamo questa importante tematica con la dottoressa Calvanese, specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo del Poliambulatorio Guarnieri.

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Nodulo tiroideo: cosa sapere

La ghiandola tiroide è propensa a sviluppare noduli a causa della sua struttura interna composta da follicoli. I noduli sono piccole protuberanze o grumi che si formano nella tiroide, che si trova nella parte anteriore del collo, appena sotto il pomo d’adamo. Quando scopriamo la presenza di un nodulo, è importante seguire una procedura specifica:

Eseguire degli esami del sangue per valutare la funzionalità della tiroide. Tra questi esami vi è anche la verifica dei livelli di calcitonina, un indicatore di un raro tipo di tumore tiroideo, che può essere identificato in questa fase.

Valutare i noduli individuati mediante ecografia. Sulla base delle informazioni ottenute dall’ecografia, si decide se sottoporre a ulteriori test diagnostici, come l’agoaspirato, per analizzare i noduli in modo più dettagliato. Se l’agoaspirato rivela la presenza di un nodulo maligno, è necessario rimuoverlo mediante un intervento chirurgico. Se, invece, i noduli risultano benigni e di piccole dimensioni, senza causare disagio al paziente, possono essere monitorati attraverso ecografie periodiche. Inizialmente, gli esami sono annuali, ma poi possono essere meno frequenti. Quando i noduli sono di dimensioni più grandi, esistono diverse opzioni di trattamento.

Oltre al fastidio estetico derivante dall’ingrossamento del collo, i noduli possono causare problemi di deglutizione, tosse e pelle secca. Spesso, questi sintomi vengono descritti come “sensazione di un nodo in gola”.

GLI ESAMI DIAGNOSTICI

Vediamo nel dettaglio quali sono gli esami diagnostici per valutare il nodulo tiroideo:

Esame Obiettivo: l’endocrinologo inizierà solitamente con un esame fisico del collo per valutare la dimensione, la consistenza e la posizione del nodulo.

Ecografia Tiroidea: Questo è uno degli strumenti diagnostici principali per valutare i noduli tiroidei. L’ecografia utilizza ultrasuoni per creare un’immagine dettagliata della ghiandola tiroidea e dei noduli, permettendo al medico di determinare la loro dimensione, forma e struttura. L’ecografia può aiutare a distinguere tra noduli solidi e cisti (nodi contenenti liquido) e a identificare noduli sospetti che potrebbero richiedere ulteriori esami.

Agoaspirato con ago sottile: procedimento in cui viene inserito un ago sottile nel nodulo tiroideo per prelevare un campione di cellule. Questo campione viene quindi analizzato al microscopio per determinare se le cellule sono benigne o maligne. L’agoaspirato è un importante strumento per stabilire se un nodulo è canceroso o no.

Esami del Sangue: gli esami di laboratorio per misurare i livelli di ormoni tiroidei (TSH, T3, T4) possono essere eseguiti per determinare se il nodulo influisce sulla funzione tiroidea. Inoltre, potrebbero essere eseguiti test per la calcitonina per verificare la presenza di un tipo raro di tumore tiroideo chiamato carcinoma midollare della tiroide.

Tomografia Computerizzata (TC) o Risonanza Magnetica (RM): In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire una TC o una RM per ottenere immagini più dettagliate della tiroide e dei tessuti circostanti.

Le opzioni terapeutiche

Le opzioni terapeutiche attualmente in uso per il nodulo tiroideo, dopo appropriato inquadramento diagnostico, prevedono la terapia medica o in alternativa la terapia chirurgica che prevede l’asportazione della ghiandola. La decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico deve essere presa in base alla valutazione dallo specialista in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni del nodulo, la sua posizione, la presenza di sintomi, la storia familiare e i risultati di test specifici, come l’ecografia tiroidea, la biopsia con ago sottile (FNAB) e degli esami diagnostici.

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