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MAMMOGRAFIA IN 3D E RISONANZA MAGNETICA TUMORE AL SENO

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Grazie ai continui progressi nella tecnologia medica, oggi è possibile sottoporsi a esami diagnostici sempre più precisi che consentono un’analisi approfondita del tessuto mammario.

La prevenzione e la diagnosi precoce sono di fondamentale importanza nella lotta contro il tumore al seno. Una valutazione accurata nelle fasi iniziali permette di individuare tempestivamente eventuali patologie, offrendo migliori possibilità di trattamento. La costante evoluzione tecnologica nel campo della medicina rende ancora più cruciale l’uso di tecniche avanzate nella lotta contro le neoplasie mammarie.

È importante sottolineare quanto sia cruciale per le donne sottoporsi a regolari controlli medici e screening per il tumore al seno, poiché la diagnosi precoce aumenta notevolmente le probabilità di un trattamento efficace e di un esito positivo.

Approfondiamo l’argomento con il Prof. Gioacchino la Vecchia, radiologo della Fabia Mater e il Dott. Simonelli, responsabile della diagnostica per Immagini della Clinica Guarnieri.

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In Fabia Mater la mammografia si fa con tomosintesi

 

La tecnologia ha compiuto passi da gigante nell’ambito della diagnostica senologica, portando all’evoluzione della mammografia tradizionale verso la tomosintesi, una mammografia in 3D di ultima generazione.

Presso la Fabia Mater, è possibile sottoporsi a questo avanzato esame diagnostico. Il principale vantaggio della tomosintesi rispetto alla mammografia tradizionale, che è bidimensionale, è la capacità di effettuare una scansione stratigrafica del tessuto mammario.

Le immagini acquisite vengono elaborate da un software che crea un rendering senologico in 3D, migliorando notevolmente la visualizzazione della profondità del seno.

La tomosintesi rappresenta un progresso significativo nella diagnostica senologica, soprattutto nei casi di seni densi, in cui la mammografia tradizionale potrebbe non riuscire a rilevare in modo chiaro il tessuto mammario.

Mentre la mammografia bidimensionale rimane un eccellente strumento diagnostico, la tomosintesi può rivelarsi fondamentale in combinazione con la mammografia. Quest’ultima aiuta a individuare noduli più grandi e visibili, mentre la tomosintesi può rivelare eventuali noduli più piccoli ma potenzialmente pericolosi, che richiedono un monitoraggio attento.

Questo avanza in modo significativo anche le opzioni terapeutiche e la scelta dell’intervento chirurgico più adeguato per i pazienti. Grazie alla tomosintesi, è possibile individuare noduli multipli, talvolta molto piccoli, che altrimenti rischierebbero di passare inosservati e rimanere all’interno del tessuto mammario. Questa tecnologia è quindi cruciale per la diagnosi precoce e il trattamento efficace del tumore al seno.

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La risonanza magnetica mammaria in Guarnieri

La risonanza magnetica è un elemento cruciale nella fase di diagnosi senologica, e secondo le più recenti linee guida si conferma come un prezioso alleato per tutte le donne a rischio, assumendo un ruolo sempre più rilevante anche nella prevenzione.

Infatti, alcune donne presentano un aumento del 20% nelle probabilità di sviluppare una neoplasia al seno rispetto ad altre. Questo aumento del rischio può essere attribuito, ad esempio, alla presenza di oncogeni BRCA1 e BRCA2 (identificabili mediante test genetico), che indicano una notevole predisposizione a sviluppare tumori.

In tali circostanze, è essenziale adottare una sorveglianza stretta e rigorosa, iniziando la risonanza magnetica a partire dai 25 anni e ripetendola annualmente per tutta la vita. La risonanza in questi casi si rivela fondamentale e sostituisce sia l’ecografia (che spesso risulta insufficiente dal punto di vista diagnostico), sia la mammografia (ma solo fino ai 35-40 anni, poiché può essere inadeguata a causa della densità del seno).

Un altro gruppo a rischio comprende le donne con tre o più parenti stretti che hanno avuto diagnosi di tumore al seno o all’ovaio. Anche in queste situazioni, la risonanza magnetica effettuata annualmente a partire dai 25 anni si conferma come la strategia di monitoraggio più efficace.

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La risonanza magnetica in Guarnieri: cosa sapere

La Risonanza Magnetica in Guarnieri con un campo magnetico da 1.5 tesla è in grado di unire capacità diagnostiche di ultima generazione con spazio e comfort ai massimi livelli. I tempi di scansione sono rapidi, gli esami veloci, con una qualità d’immagine ad alta risoluzione.

I risultati sono a disposizione del paziente entro 48 ore dall’esecuzione dell’esame. L’équipe di radiologia conta professionisti per tutte le esigenze del paziente e unite a tecnologie diagnostiche moderne garantiscono elevati standard di qualità,