LA RISONANZA MAGNETICA CUORE DEBUTTA ALLA CLINICA GUARNIERI
Radiologi e cardiologi insieme davanti alla consolle di una Risonanza Magnetica e sofisticatissime immagini in movimento. L’obiettivo è quello di sfruttare le potenzialità della diagnostica per immagini di ultima generazione e “unire le competenze per effettuare diagnosi sempre più precise delle malattie cardiache”.
Questo, a detta del Dott. Mancuso, medico radiologo della Clinica Guarnieri, il fatto che caratterizza e spiega meglio dei numeri e delle teorie l’approccio alle malattie del cuore reso possibile dall’applicazione della risonanza magnetica alla cardiologia: un approccio multidisciplinare, nel quale il cardiologo e il radiologo procedono di pari passo per avere il massimo della sinergia.
Anche grazie a questa collaborazione, una tecnica tradizionalmente riservata ad altri settori della medicina quali la neurologia e l’oncologia è diventata in pochi anni uno degli strumenti più affidabili a disposizione degli specialisti per capire le condizioni di un malato di cuore e stabilire così un programma di cure personalizzato.
Che cos’è la Cardio RM?
La risonanza magnetica è una metodica diagnostica poco invasiva, che si basa sull’applicazione di un campo magnetico di elevata intensità rivolto alla zona di interesse.
Per le patologie cardiache, rappresenta un esame diagnostico imprescindibile: consente infatti di ottenere immagini estremamente accurate e ad alto dettaglio anatomico, oltre a essere l’unica tecnica che evidenzia danni strutturali del cuore, recenti o pregressi.
Spiega infatti il radiologo: “La risonanza è l’unico esame che può dare informazioni sulla struttura e sulla morfologia del cuore e non solo sulla sua anatomia. Ciò significa che possiamo vedere, per esempio, che cosa è successo dopo un infarto, quale area ha subito danni, se ci sono zone cicatriziali o fibrose e di che entità sono; in altri casi riusciamo a diagnosticare in tempi brevi malattie gravi ma difficili da individuare con i metodi classici come la pericardite o la miocardite. In base a quanto è possibile vedere con la risonanza, poi, si può decidere se e come intervenire su basi più razionali”.
Salute del cuore: a cosa serve la cardio RM?
La risonanza magnetica del cuore rappresenta un esame di secondo livello per valutare la gran parte delle patologie a carico del cuore e delle valvole cardiache, tra cui: cardiopatia ischemica, cardiomiopatie dilatative, miocarditi, cardiomiopatie ipertrofiche, cardiopatie congenite, valvulopatie, malattie del pericardio. Può inoltre essere impiegata per l’esame delle patologie vascolari.
Come si svolge l’esame?
L’esame non è né doloroso né pericoloso e si svolge per mezzo dell’applicazione di elettrodi per il monitoraggio del battito cardiaco sul torace del paziente, sdraiato supino su un lettino. Il paziente, al momento opportuno, dovrà trattenere il fiato per 10 secondi e lo specialista potrebbe prescrivere anche la somministrazione per via endovenosa di un mezzo di contrasto.
L’esame dura complessivamente circa 30 minuti.
Controindicazioni della risonanza magnetica al cuore
Le controindicazioni sono quelle usuali per i pazienti da sottoporre a risonanza magnetica. Gli unici soggetti che non possono sottoporsi a risonanza magnetica sono i pazienti portatori di pacemaker o dispositivi ad attivazione magnetica come elettrodi e neurostimolatori. L’esame è sconsigliato anche per le donne nel primo trimestre di gravidanza.
Chi, invece, fosse portatore di protesi o di parti metalliche, prima dell’esame dovrà informare lo specialista presso cui è in cura e il personale medico che effettuerà la risonanza magnetica, in modo tale da avere tutte le informazioni necessarie per accedere correttamente al test diagnostico.
Norme di preparazione
La risonanza magnetica del cuore non richiede particolari preparazioni. Prima della procedura, il paziente viene sottoposto ad una accurata anamnesi per rilevare eventuali allergie, un attento esame obiettivo, inclusa una visita cardiologica e un’analisi della funzione renale. Il giorno della procedura, se è previsto l’utilizzo del mezzo di contrasto, è raccomandato un digiuno di almeno 4-6 ore; se la Cine RMN prevede anche lo studio della perfusione sotto stress farmacologico, il paziente dovrà astenersi dall’assunzione di sostanze eccitanti nelle 12 ore precedenti e, su indicazione del medico, potrà essere necessario interrompere preventivamente eventuali terapie farmacologiche.
Prima dell’esame, al paziente è richiesto inoltre di rimuovere eventuali oggetti metallici, trucco o lenti a contatto.
Innovazione in Guarnieri con la RM al cuore
“La risonanza applicata alla cardiologia è frutto dei grandi progressi della tecnologia: fino a pochi anni fa, infatti, non si riuscivano ad ottenere immagini abbastanza chiare perché il cuore è costantemente in movimento, e le sequenze di ripresa erano troppo lente. Oggi però, grazie a sequenze velocissime e a software sempre più potenti, questo ostacolo è stato superato, e le immagini sono molto chiare, al punto che riusciamo a vedere fini alterazioni strutturali.
Prosegue il Dott. Mancuso “la storia della risonanza applicata alla cardiologia ricalca e segue l’evoluzione della medicina più moderna, perché la tecnica ha avuto un impulso formidabile dagli avanzamenti tecnologici, ma questi progressi non sarebbero sfruttabili appieno senza una costante integrazione tra le diverse competenze”.