Seleziona una pagina

A cosa serve la visita neurologica e come funziona?

visita-neurologica

Movimenti rigidi e lenti, tremori, alterazioni della voce, disturbi del linguaggio, perdita di equilibrio o disturbi della vista, mal di testa insoliti, perdita di coscienza, sono tutti motivi che dovrebbero spingerci a rivolgerci ad un neurologo. I sintomi neurologici, infatti, possono interessare tutti gli organi sensoriali del nostro corpo ed individuarli precocemente può essere molto importante per impostare il trattamento migliore.

Ne abbiamo parlato con il dott. Cuomo, specialista in Neurologia del Poliambulatorio Guarnieri.

Prenota la tua visita

Che cosa fa il neurologo?

Il neurologo è un medico specializzato in Neurologia, una branca della Medicina che si occupa dello studio e del trattamento dei disturbi del sistema nervoso, sia quello centrale (cervello e midollo spinale) che quello periferico (costituito da tutti gli altri elementi nervosi), senza ricorrere alla chirurgia.

Come avviene una visita neurologica?

Durante una visita neurologica il medico si informa sulla storia clinica e familiare del paziente (anamnesi), indagando il suo stile di vita e i sintomi che lo hanno condotto a richiedere un appuntamento dallo specialista.

Successivamente viene eseguito un esame neurologico che può prevedere l’analisi dello stato mentale, delle funzioni simboliche (linguaggio, movimenti e riconoscimento di suoni, oggetti e colori), dei nervi cranici, del sistema motorio e della coordinazione dei movimenti, del sistema sensitivo e delle funzioni autonomiche (cioè quelle dei centri nervosi che controllano le funzioni vitali) per valutare il senso di equilibrio e quello di orientamento del paziente, i riflessi, la reazione degli occhi agli stimoli visivi.

Quali sono gli esami neurologici?

Dopo la visita neurologica possono essere prescritti esami specifici a secondo delle necessità. Quelli più comuni sono:

  • Elettroencefalogramma (EEG ) per valutare eventuale presenza di attività elettriche cerebrali anomale responsabili per esempio di episodi di perdita di coscienza.
  • Tomografia assiale computerizzata del cranio (TAC cerebrale) per avere una visione dello stato generale del cervello ed escludere patologie macroscopiche (come tumori, ematomi, ischemie, emorragie).
  • Risonanza magnetica dell’encefalo ( RMN encefalo) per valutare più fini dettagli lesionali (come placche di sclerosi multipla).
  • Angio risonanza dell’encefalo per valutare patologie dei vasi cerebrali (come gli aneurismi).
  • Elettromiografia (EMG) per studio di muscoli e nervi e individuare patologie da compressione (es. tunnel carpale, radicolopatie cervicali e lombari) o polineuropatie (per esempio, in corso di diabete).

Quali sono i campanelli d’allarme di un problema neurologico?

Tra i sintomi di un problema neurologico possiamo trovare:

  • Mal di testa molto ricorrente e/o intenso, soprattutto quando i sintomi sono associati a pur modesti deficit neurologici o i trattamenti provati si sono rilevati inefficaci.
  • Vertigini o difficoltà a mantenere l’equilibrio, specie se dura per più giorni, potrebbe essere un sintomo che necessita di approfondimento diagnostico.
  • Intorpidimento o formicolio, specialmente quando si manifesta su un lato del corpo o all’improvviso, potrebbe essere un segno di un disturbo circolatorio cerebrale acuto o di un’altra condizione clinica che necessita di un urgente valutazione diagnostica e di eventuale intervento clinico.
  • Problemi di movimento, come difficoltà a camminare, a sollevare i piedi, tremori e sussulti involontari possono essere tutti segni di un problema al sistema nervoso.
  • Anche eccessiva stanchezza e lentezza nei movimenti possono essere dovute a cause neurologiche
  • Problemi di memoria precoci in rapporto all’età o ricorrenti momenti di confusione potrebbero essere segni di iniziale decadimento cognitivo, ma anche solo di uno stato di forte stress.
  • Debolezza che influisce sull’attività quotidiana o causa un rapido calo della forza muscolare, specialmente nelle braccia e nelle gambe.
  • Mancanza di sensibilità in una o più zone del corpo come possibile conseguenza di sofferenza dei nervi che partono dalla colonna vertebrale (Nervi periferici).
  • Problemi di vista, specialmente se si verificano improvvisamente.
  • Problemi di sonno, come l’insonnia e l’eccessiva sonnolenza.  

Dopo quanto tempo dalla comparsa dei sintomi bisogna consultare uno specialista?

La presenza di uno o più dei sintomi descritti in precedenza rende opportuna una valutazione specialistica, dopo la quale, se necessario, saranno eseguiti esami specifici.

Se i sintomi sono intermittenti cosa devo fare?

Alcune malattie neurologiche sono caratterizzate da sintomi non continui ma che possono avere andamento ricorrente (per esempio: attacchi ischemici transitori (TIA), crisi emicraniche: oppure un andamento cosiddetto intermittente come per alcuni sintomi della sclerosi multipla. Il fatto che i sintomi si siano risolti, pertanto, non è sempre associato ad una risoluzione del problema sottostante e necessita comunque di attenta e costante valutazione specialistica.